È stato un weekend di cultura, creatività è gioco! Il 26 e 27 settembre, Ragusa è stata attraversata dalla creatività di Tessere Cultura e da tantissimi visitatori che hanno scelto di partecipare agli eventi in programma.
Adulti, bambini, anziani, visitatori e abitanti hanno seguito i fili intrecciati negli scorsi mesi e hanno partecipato con entusiasmo alle tante attività in programma. «Siamo felici e orgogliosi. Sin dalle prime ore abbiamo incontrato tanti turisti e ragusani curiosi che si sono divertiti e hanno apprezzato il nostro lavoro», spiega Federica Schembri, project manager di Tessere Cultura. «Abbiamo dato fiducia a tanti ragazzi, abbiamo alimentato la loro creatività e con loro abbiamo progettato un evento che ha ascoltato la comunità, ha guardato Ragusa con occhi diversi e ha reso il centro di Ragusa un luogo dove giocare».
Grazie all’evento in tanti hanno attraversato le stradine intorno a via Velardo, il quartiere dimenticato da molti è diventato teatro di installazioni site specific e di interventi di poster art a cura di Elisa Alescio e del Collettivo Ocra. All’interno di palazzo Cosentini hanno emozionato le mostre e le installazioni video: Tessere. Racconti del quartiere, Ritratti di comunità e la collettiva fotografica Scatti.
Più di 120 persone hanno partecipato alla Caccia ai balconi, la caccia al tesoro digitale pensata per scoprire i monumenti più importanti di Ragusa, ma anche luoghi insoliti e poco noti. «La grande partecipazione alla caccia ai balconi dimostra che Ragusa ha una grande sete di esplorazione e riscoperta di sé stessa. Il nostro lavoro dimostra che sono necessarie narrazioni alternative a quelle mainstream legate allo sfarzo barocco e che per riuscirci bisogna dare voce alle storie del passato e a quelle ancora in svolgimento, che animano la città in ogni suo angolo, per rinnovarle continuamente», racconta Armando Antista, presidente Associazione culturale A.St.R.A.Co.
Infine, non possiamo non citare lo stupore dei tanti che hanno scelto di visitare la chiesa di San Rocco e Maschere di sabbia, la grande opera degli insabbiatori di Ispica che con 300 kg di sabbia colorata hanno riprodotto un mascherone di palazzo Cosentini.
Tessere Cultura è stato possibile grazie all’impegno di tanti giovani che per mesi hanno lavorato all’evento e non si sono fermati nemmeno durante i mesi di lockdown. A loro va un grande ringraziamento. Le ultime ore della manifestazione sono state bagnate dalla pioggia, motivo per il quale è stata rinviata la conferenza di chiusura che verrà recuperata presto.